martedì 10 gennaio 2012

La pressione fiscale sui produttori di dispositivi medici costerà posti di lavoro

Negli Stati Uniti tra un anno, il governo federale applicherà una nuova tassa sui dispositivi medici, grazie alla revisione sanitaria emanata nel 2010. Le aziende produttrici di dispositivi medici hanno già dato il via a delle azioni per contrastare l’effetto che dicono si faccia già sentire.

Già a novembre l’azienda Stryker Corp produttrice di dispositivi medici specializzata in arti inferiori, ha annunciato che avrebbe licenziato 1.000 dei suoi dipendenti. La Covidien, produttrice di strumenti chirurgici, manderebbe a casa 200 operai e sposterebbe la sua produzione in Costa Rica e Messico.

Anche altre aziende hanno annunciato di prendere misure restrittive e spostare o espandere le proprie attività all’estero, ma senza menzionare l’imposta. L’economia stagnante e la recessione ha raggiunto anche il settore dei dispositivi medici che fino ad oggi era stato lasciato fuori dalla crisi, dal 2007-2008 il settore aveva perso solamente 1,1% dei dipendenti mentre l’industria in generale ne aveva persi il 4,8%

Uno studio eseguito per AdvaMed, un'associazione di categoria per il settore dei dispositivi medici, sostiene che la tassa potrebbe costare più di 45.000 posti di lavoro.

Le aziende produttrici di dispositivi medici impiegano più di 400.000 americani, i loro salari sono più alti rispetto alla media nazionale e gli Stati Uniti sono un grande esportatore di dispositivi medici nel resto del mondo.

La tassa cambierà queste cifre in peggio. Verrà imposta al 2,3% delle vendite; in media, dell'industria i profitti costituiscono meno del 4% delle vendite.

Lo studio AdvaMed conclude: “La nuova imposta di consumo raddoppierà i conti totali delle imposte e aumenterà l'effettivo tasso di imposta sul reddito aziendale al più alto mai affrontato dalle industrie a livello mondiale.”

I produttori di dispositivi medici lamentano anche il fatto che la tassa porterà non solo un aumento dei prezzi e licenziamenti ma si ripercuoterà anche sulla ricerca e sviluppo. Dicono anche che questa accise, combinata con altre tasse, rende necessario la delocalizzazione verso altri paesi, per esempio l’Irlanda che potrebbe essere la nuova frontiera per i produttori americani di dispositivi medici.

Fonte: The Bend Bullettin