venerdì 23 dicembre 2011

Un dispositivo medico per riconoscere un trauma cranico

Un dispositivo in fase di studio per una diagnosi rapida potrebbe aiutare medici e primi soccorsi a capire se è presente un trauma cranico con ematoma. Questo è lo scopo del nuovo dispositivo medico che utilizza la tecnologia Near Infra-Red (NIR) imaging, analizzando se nel cranio si presenta una variazione di sangue.

Lo strumento di dimensioni ridotte è di facile trasporto e questo gli permette di essere utilizzato nel primo soccorso, prima che il paziente venga portato in ospedale per altri esami.

Il prototipo del dispositivo medico è stato realizzato da un gruppo di ricerca della sezione Biofotonica del National Institutes of Health statunitense e può rilevare in tempi molto brevi la presenza di traumi celebrali analizzando due aree contigue e confrontando i risultati.


(a) Il design del dispositivo (b) il suo uso nella scansione sopra la testa e l'assenza dell'ematoma (c) la presenza di un ematoma viene indicata da un led verde

I rilevatori di ematoma intracranico portatili se in possesso al personale medico di pronto soccorso permetterebbe di rilevare subito la gravità dell’infortunio e comunicare all’ospedale la situazione della lesione che il paziente ha subito risparmiando tempo prezioso.

Inoltre, lo screening che il rivelatore restituisce potrebbe ridurre la necessità di una TAC, riducendo al minimo l'inutile esposizione alle radiazioni di raggi X oltre che a fornire un mezzo conveniente per monitorare la crescita di un ematoma.

Inoltre, lo screening che il rivelatore restituisce potrebbe ridurre la necessità di una TAC, riducendo al minimo l'inutile esposizione alle radiazioni di raggi X oltre che a fornire un mezzo conveniente per monitorare la crescita di un ematoma.

L'uso di questo dispositivo medico potrebbe ridurre i costi sanitari e migliorare i risultati clinici associati a test e come trattare la lesione cranica. Una diagnosi precoce potrebbe ridurre i costi di riabilitazione dei pazienti e di convalescenza nelle strutture ospedaliere.